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mercoledì 21 novembre 2012


Questo è l'inizio del mio romanzo:
             Malefizio d'amore
                        Romanzo

                                            di
                             MARESA SOTTILE

                                                              Capitolo I

                             I Edimburgo 1594: il primo incontro
La sala d'attesa era vasta, con grandi finestroni dai classici vetri quadrettati obliqui. Sulle panche di legno lungo le pareti c'erano cuscini di damasco giallo oro, ritratti degli Stuart abbellivano le pareti rivestite di legno scuro come le panche, neri candelabri di ferro battuto a molte braccia erano posti negli angoli, il soffitto a cassettoni, anch'esso dello stesso legno, non era molto alto.
Guardie con lance, elmetti, pettorali e schieniere d'armatura con sciarpe scozzesi annodate di traverso, erano ai lati delle porte.
Il mormorio dei nobiluomini e di qualche dama era sommesso ma rendeva viva la sala, in realtà non molto luminosa perché la giornata era nuvolosa. L'autunno cominciava a farsi sentire.
Esther Langlois era un po' intimidita e camminava un passo dietro al padre.
Aveva indossato il suo abito migliore, che comunque le sembrava molto modesto in quell'ambiente sfarzoso confrontandolo con quelli dei presenti. I loro erano di tessuti preziosi, con passamanerie, colletti di trine, le poche dame indossavano gioielli sui vestiti e cuffie bellissime adorne di pizzi e veli. E quasi tutti avevano le sciarpe di tartan scozzese.
In mano teneva il dono che aveva portato, il suo lavoro migliore, un piccolo libro che aveva scritto con quella sua grafia ormai divenuta perfetta, elaborata e arricchita dai decori in rosso, blu e verde e dai tocchi di oro che sottolineavano le prime lettere e le decorazioni sui margini delle pagine. Ma le cose che rendevano il libro più prezioso erano la piccola misura e la copertina di seta verde che aveva ricamato con fiori e foglie con fili di seta colorati e d'oro. Davvero un gioiello quel piccolo libro, così particolare per quelle dimensioni minuscole.
Ma in quel momento le sembrava che quel piccolo dono racchiuso nel sacchetto della stessa seta con il ricamo delle iniziali del sovrano, fosse misero, nonostante suo padre le avesse detto che ormai era persino più brava della mamma e che quelle copertine e le piccole dimensioni rendevano i suoi libri unici. Temeva che il giudizio del padre fosse falsato dall'affetto che aveva per lei.