Castel Sant'Elmo
Uno
dei quattro
Castelli
di
Napoli
Il Maschio Angioino è nel centro della città, vicino al mare. Ha una mole possente, un bellissimo portale firmato dal Laurana un museo cittadino, locali usati per esposizioni ed eventi, uffici, e la famosa Sala dei Baroni, sede del Consiglio Comunale, con spettacoli estivi nel suo grande cortile. Il Castel dell'Ovo, nato come convento su una lussuosa villa di Lucullo e diventato poi baluardo difensivo, è in mezzo al mare e dai suoi spalti si gode un panorama spettacolare del golfo. Vi si fanno mostre d'arte in vari locali. Castel Capuano, nel XVI sec. trasformato nel Tribunale detto della Vicaria, è nel cuore della Città e per secoli è stato tribunale cittadino, ora sede della Pretura, ha una gloriosa biblioteca in splendide sale.
Infine Castel Sant'Elmo, sulla collina del Vomero, ha il privilegio di dominare la città ed il territorio circostante a trecentosessanta gradi sorgendo sul punto più alto del Vomero. Il Vomero è, con Posillipo, un quartiere posto nella parte alta dell'anfiteatro del golfo di Napoli.
Fu infatti scelto questo sito per poter avere una visione totale del territorio, sia dal mare che da terra. Il Castello aveva infatti funzione di sorveglianza e difensiva. Non è infatti un castello dove abitare anche se aveva un castellano che lo governava.
Accanto vi sorge il complesso del Convento di San Martino, con la chiesa più rappresentativa del Barocco Napoletano (v. art. blog) con un giardino dal panorama splendido e un bellissimo Museo.
Il Castello sorge dove pare ci fosse già dal XII sec. una torre d'avvistamento detta Belforte. Fu costruito per volere di Roberto d'Angiò all'inizio del '300 ed uno dei suoi primi architetti fu Tino da Camaino, grande architetto e scultore che per molto tempo lavorò a Napoli. Il Castello fu costruito in una quindicina d'anni e finito sotto la regina Giovanna I. Il nome del Castello è un mistero perché Sant'Elmo non esiste, infatti inizialmente era detto di Sant'Erasmo, comunque nonostante varie ipotesi non si sa con certezza da cosa venga il nome.
Il Castello è stato edificato su uno spuntone di roccia, infatti le sue mura sembra che 'nascano' dalla trasformazione della roccia stessa su cui si poggia. La sua forma a stella, realizzata nel rifacimento del '500 per volere del Vicerè aragonese Pedro de Toledo dall'architetto spagnolo Scrivà, fu molto criticata. Si dimostrò invece pratica e funzionale.
Rampe, sale immense, una struttura complessa e affascinante in tufo e piperno, porta fin sugli spalti del castello, una volta sede della polveriera che nel 1587 saltò in aria per un fulmine causando gravi danni e 150 morti.
La storia del castello è complessa: da luogo di gite di re Alfonso e la sua coorte per la bellezza del luogo e del panorama, a bastione assediato, a luogo di congiure, a prigione politica: vi furono rinchiusi infatti i componenti della fallita Repubblica del '99: tra i più bei nomi dell'aristocrazia e della intelligentia della città.
Ma su tutto, storia, architettura, e quant'altro, quando si sale fin sul 'tetto' e si guarda il panorama della città tutta e del suo golfo, del golfo di Pozzuoli, dell'entroterra, si resta senza fiato e non ci sono parole per descrivere la sensazione di stare così in alto da non avere confini in quello che si vede se non nel cielo e nel mare.
Dal 1993 in un edificio su questi spalti c'è la Biblioteca Bruno Molajoli di Storia dell'Arte. Vi è inoltre una chiesetta che non si può visitare ed il Museo Napoli Novecento, molto interessante, con opere dal 1910 al 1980 di artisti napoletani contemporanei.
Il castello, il luogo in cui sorge, il Museo, gli antichi spalti e la vista che vi si gode fanno di Castel Sant'Elmo uno dei più suggestivi e bei siti della città.
Maresa Sottile