Rara testimonianza a Napoli di costruzione risalente all'XI sec. il Campanile della Pietrasanta si erge nel Centro Storico della città nello spiazzo davanti alla omonima chiesa, che però non è più quella originale.
Percorrendo via dei Tribunali venendo da Portalba, dopo Piazza Miraglia, sulla sinistra vi è un'altra piccola piazzetta con la chiesa di Santa Maria Maggiore, affiancata dalla Cappella del Pontano, e così chiamata per distinguerla da altre due della città con la stessa denominazione. La strada è ricca di costruzioni notevoli, interessanti e di pregio
La costruzione della Chiesa risalirebbe al VI sec. per volontà del Vescovo della città: Pomponio. Pare sia stata eretta su un tempio romano della dea Diana, che si narra fosse eretto a sua volta su uno precedente greco della dea nera Iside. Papa Giovanni II, che la consacrò, la elesse diaconia e fu la più importante delle sette chiese della città del tempo. Ebbe nel IX sec. come diacono un santo: San Atanasio, per cui divenne meta di pellegrinaggio. Fu elevata a basilica nel e in questo frangente prese il nome di S. Maria Maggiore.
Passata ad un ordine monastico, fondato da un nobile napoletano, venne ricostruita sui resti della chiesa paleocristiana tra il '653 e il '678 da Cosimo Fanzago, il più importante architetto e scultore napoletano e tra i massimi del '600 italiano.
Nell'800 dismesso l'ordine monastico fu sede della Compagnia Napoletana dei Pompieri. La chiesa, bombardata durante la II° Guerra Mondiale, è stata restaurata negli anni '70/'80.
La chiesa ha anche il nome di S. Maria della Pietrasanta perché pare vi fosse una Pietra che dava l'Indulgenza a chi la baciava, pietra che però non è stata ritrovata. Invece sono stati ritrovati i resti dell'antico edificio sotto di essa, che fanno ora parte della Napoli Sotterranea, meta di turisti.
Sulla chiesa vi è ancora da dire, ma voglio parlare del suo interessantissimo campanile
Il Campanile, discosto dalla attuale chiesa, è sul limitare tra la via e la piazzetta, e come dicevo, risale all'XI sec. ed è l'unico edificio di epoca romanica della città. Epoca nella quale Napoli è avvolta in una nebbia storica per quanto riguarda le fonti dei monumenti del tempo. Ne viene che questa costruzione dell'XI sec. È davvero un pezzo unico e raro da ammirare e conservare con cura.
Non tutta la costruzione del campanile è puramente romanica in quanto appare alquanto originale la disposizione delle colonne intorno alla costruzione in laterizi. In origine le colonne dovevano essere quattro e collocate agli spigoli della costruzione quadrangolare. Da un punto di vista statico il campanile è elegante sia per lo slancio delle colonne sia per la loro posizione, perché appunto tagliando gli spigoli della costruzione tolgono all'edificio la rigidità dell'esatta quadratura.
La base del campanile ha ancora un fregio floreale di pietra bianca su un lato, che forse correva lungo tutti i lati, ma del quale resta solo la parte sul lato che dà su via dei Tribunali, ma potrebbe anche trattarsi solo di un inserto di spoglio come le varie sculture inserite a decorare la torre campanaria. Ricordiamoci che nel sito vi erano templi pagani e che i materiali 'di risulta' (presi da edifici precedenti) venivano molto utilizzati nel periodo sia paleocristiano sia romanico. Il campanile è a tre piani con finestre arcuate. però al primo piano tamponate ed al terzo sostituite da una grande bifora anch'essa creata da una colonnina bianca.
La copertura del campanile è costituita da uno slanciato tronco di piramide con delle strette finestre con arco a tutto sesto, la sua forma non è geometricamente squadrata ma ammorbidita nelle sue linee da curve leggere. Questa particolare soluzione ricorda le coperture 'a dorso d'asino' che caratterizzano le costruzioni del tempo nel sud e di vaga memoria araba a riprova delle commistioni di stili che nel tempo hanno caratterizzato il romanico.
La facciata nella parte bassa della torre è aperta e sormontata da un grande arcone in laterizi che evidentemente costituiva l'ingresso al campanile e che consentiva il passaggio dei pedoni.
I materiali usati, laterizi rossi e pietra bianca, danno al Campanile un tocco vivace che fa risaltare la sua presenza nell'antica strada in cui dominano il grigio e il bianco dei materiali di costruzione.
Maresa Sottile