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venerdì 15 dicembre 2017

Maria Algranati (1886-1978) La mia nonna poetessa


Questo blog nasce per parlare di Arte, artisti, monumenti. Ogni tanto
pubblico qualche mio racconto breve, qualche notizia sulle mie attività
 come conferenze o pubblicazione di libri,  anche per farmi conoscere
meglio da chi mi legge, diversificare e movimentare un po' il contesto.
 Questo BLOG è letto in tutta Europa, in Russia, negli USA, ed in molti altri
 paesi come la Cina, ad esempio. Così voglio trasgredire e scrivere su mia
 Nonna che è stata una poetessa di un certo valore, cosa che non dico io, ma
 persone come Benedetto Croce, uno dei più importanti filosofi del '900,
 oltre che uomo di grande valore e spessore culturale, morale e umano.
 
Maria Algranati nacque a Roma nel 1886, ma presto la sua famiglia si trasferì prima a Milano e poi a Napoli, dove lei visse tutta la vita. Una vita complicata e difficile con più dolori che gioie, la più grande e consolatoria la Poesia. La famiglia originaria aveva un menage instabile che li faceva vivere più che bene in certi periodi per poi doversi ridimensionare drasticamente date le alterne fortune lavorative del padre. Ma la cosa più grave fu il carattere della madre: estremamente rigido e anaffettivo verso le figlie, affettuoso e permissivo con i maschi, tanto che tutte e tre le sorelle andarono via presto da casa, affrontando un mondo che alle donne dava poco spazio. Ma loro avevano titoli di studio e Maria e la gemella Gina grande cultura. Gina raggiunse buoni traguardi arrivando a livelli dirigenziali, la carriera di Maria fu più tribolata e complessa. Il grande amore della sua vita non andò in porto per il tradimento di un'amica che le nascose le intenzioni del fratello che voleva lasciare tutto e tutti per lei, appena finita la guerra del 15/18. L'altro amore importante fu con un poeta conosciuto a casa di B. Croce. Un poeta finito nel dimenticatoio dopo la 2° Guerra mondiale per le sue idee, anche antisemite. E Maria era ebrea, convertita come le altre sorelle, lei e Gina spinte proprio dal Croce. Se da cattolico divento protestante finisce lì ma se un ebreo si converte resta ebreo. Con le leggi razziali, comunque, le andò anche bene: fu solo scacciata dal lavoro. Ma la tragedia più grande fu il matrimonio con il vedovo della sorella più piccola, morta dopo il terzo parto, fatto per amore dei nipoti. Il matrimonio fu pessimo ed alla fine due dei nipoti pure ingrati.
La sua salvezza in una vita così tribolata e complicata, fu scrivere. Pubblicò articoli, collaborava con L'Ora di Palermo, giornale di grande rilievo all'epoca date le firme che vantava, vari libri: alcuni romanzi, uno di favole dedicato a me, una grammatica francese, uno studio sulla storia del ricamo, una ricerca su un'antica torre ischitana ed anche la sua autobiografia, scritta nei suoi ultimi anni di vita: Tavola Calda, che ho curato e fatto pubblicare tempo fa, e vari volumi di poesie, questa era la parola magica per lei, il suo rifugio, in certi momenti la sua salvezza.
Quando è morta mi ha lasciato tutte le sue carte scrivendomi di vedere se potevo fare qualcosa per il suo lavoro. Ma non sapevo cosa. Non avevo conoscenze, agganci in quel mondo.
Mia nonna e il suo lavoro comparivano su Internet con qualche scarna notizia e basta. Eppure aveva scritto per L'Ora, frequentato l'intelligentia del suo tempo, aveva tradotto Paul Valery con i complimenti dell'autore e, soprattutto, pubblicato alcuni romanzi, aveva scritto delle poesie molto belle, così ammirate da B. Croce che pagò la pubblicazione del suo primo libro, Alessandro Cutolo incluso una sua poesia in un'antologia e non fu l'unico caso.
La poesia non paga, si sa. Tutti ne scrivono pochi la leggono.
Comunque lei un nome in una ristretta  cerchia molto acculturata, lo aveva.
Andai dal famoso scrittore Michele Prisco, che le aveva fatto la prefazione dell'autobiografia. Un lungo pomeriggio di conversazione con lo scrittore e la sua proposta all'editore Rizzoli, mi pare, che non  volle saperne. E il libro stagnò ancora per un po'.
Poi l'ho pubblicato con una piccola casa editrice che non si faceva pagare se non dopo la vendita di un certo numero di libri.
 Il libro è corredato da una ricca documentazione con lettere di molti personaggi della cultura e della politica, poesie, fotografie, documenti vari.
La prima, bellissima, presentazione fu di Francesco Durante, un giornalista esperto di letteratura, in un giardino di Anacapri: davvero un bel momento. E poi Durante scrisse una bella recensione sul Corriere del Mezzogiorno, inserto del Corriere della Sera.
 Ma nonostante le varie presentazioni, tra le quali una ad Ischia, dove lei visse sia da ragazza sia in tarda età, e dove molti ancora la ricordano, non è certo diventata famosa, però….
Da quando ho cominciato ad occuparmi del suo lavoro qualcosa si è mosso. Una ragazza alla quale era stata assegnata una tesi universitaria sul poeta antisemita, venne a consultarmi e ci furono molte pagine su Maria e  ne parlò molto durante la discussione. I siti Internet su di lei, che inizialmente erano pochissimi, si sono moltiplicati, ho messo la sua storia e il suo lavoro su Wikipedia. Un professore ha scritto un libro sul poeta con quaranta pagine dedicate a lei, e poi un secondo libro sugli scrittori a Napoli nel '900 e ci sono settanta pagine su di lei. In Francia il suo nome compare in un dizionario letterario.
 Mi ha telefonato la direttrice della Biblioteca B. Croce:  una ragazza che conosce ha avuto la tesi di laurea su Maria Algranati e vuol venire a consultarmi.  Sono contenta. Qualcosa per lei l'ho fatta,  forse non molto, ma spero sia lo stesso contenta di me.
 
Tutte le notizie e la bibliografia su Maria Algranati sono su Wikipedia.
Tavola Calda è in E-BOOK su Internet. Molti siti di libri hanno suoi volumi.
Tavola Calda ed altri suoi libri sono in molte biblioteche italiane.