L’arte nasce con l’uomo,
la parola viene da arto, cioè mano, e vale anche per artigianato o
arti minori come l’oreficeria, la ceramica, eccetera eccetera.
Non esiste nessuna civiltà
che non si sia espressa con manifestazioni artistiche. In Occidente
prima l’arte greca e poi la romana sono alla base della cultura
artistica. Ed è da quella romana che, cambiate religione e società
con l’avvento del Cristianesimo, si sviluppa un nuovo mondo
espressivo: il Romanico. E’ chiaro che la parola viene da romano.
Il nuovo stile durerà molti secoli e l’edificio principe sarà la
chiesa. Le chiese romaniche in tutta Italia sono tra i monumenti più
belli e interessanti del Paese.
Partendo dalla forma della basilica romana, edificio per commerci, incontri, tribunale, posto nel foro, e adattandola per il nuovo impiego, nasce la chiesa cristiana. Si chiude l’ingresso sul lato lungo e lo si apre su quello più corto di fronte all’abside, zona semicircolare adibita a tribunale, davanti al quale viene posto l’altare. La parola chiesa viene da ecclesia, luogo di riunione, a differenza del tempio pagano nel quale i fedeli non entravano. E abbiamo anche templi pagani trasformati in chiese. Nasce inoltre un nuovo edificio: il Battistero, dove si battezzavano bambini e nuovi convertiti.
Partendo dalla forma della basilica romana, edificio per commerci, incontri, tribunale, posto nel foro, e adattandola per il nuovo impiego, nasce la chiesa cristiana. Si chiude l’ingresso sul lato lungo e lo si apre su quello più corto di fronte all’abside, zona semicircolare adibita a tribunale, davanti al quale viene posto l’altare. La parola chiesa viene da ecclesia, luogo di riunione, a differenza del tempio pagano nel quale i fedeli non entravano. E abbiamo anche templi pagani trasformati in chiese. Nasce inoltre un nuovo edificio: il Battistero, dove si battezzavano bambini e nuovi convertiti.
Vengono 'creati' nuovi elementi
architettonici: i contrafforti (elementi che scaricano il peso di
volte e cupole) i rosoni, finestre circolari sulle facciate; i
loggiati che preannunciano i matronei interni: secondo piano sulle
navate laterali dove le donne assistevano ai riti. Questi gli
elementi architettonici più importanti. Quindi partendo da forme
romane si sviluppa lo stile Romanico, (di derivazione romana), che si
diffonderà su tutto il territorio, ma prendendo forme e caratteri
diversi da regione a regione, da città a città, pur rimanendo un
unico organismo inconfondibile. Da Palermo a Milano, da Bari a
Venezia il Romanico esprime capolavori indicibili se pur con
caratteristiche diversissime. Le influenze locali daranno carattere
al romanico creando una gran numero di variazioni su tema.
Se
guardiamo il Duomo di Amalfi notiamo subito archi a sesto acuto
intrecciati, come fosse un’architettura gotica, invece si tratta di
un edificio romanico. Amalfi, importante e famosa Repubblica Marinara
vive un contatto profondo col mondo arabo, ed ecco l’uso di archi a
sesto acuto. Altrettanto accadrà in Sicilia dove negli edifici romanici si leggeranno influenze arabe. In San Miniato al Monte a Firenze le strutture
architettoniche sono disegnate da marmi policromi, siamo vicini alle
cave marmoree di Carrara e il marmo è un elemento molto usato in
Toscana. Ma a Pisa troviamo l’uso di
loggiati ciechi che percorrono le facciate, anteprima del
secondo piano sulle navate laterali, il
matroneo.
Se
andiamo a Milano la Chiesa di Sant’Ambrogio è l’unico esempio
che rimane con
un elemento che avevano anche molte altre chiese, ora scomparso, il
quadriportico
antistante alla facciata, dove passeggiavano e studiavano i
catecumeni,
cioè coloro che
non
ancora battezzati non potevano entrare in chiesa. Se
andiamo a Venezia troveremo in San Marco forti influenze bizantine a
partire dai mosaici che ne ricoprono muri e volte, dati
gli stretti rapporti della città con l’Oriente.
Altro elemento particolare del
Romanico sono i capitelli, non più quelli classici ma coperti di
bassorilievi, come spesso facciate, strutture architettoniche,
altari, pulpiti… Una scultura ricca anche di animali fantastici,
mostri…
Fu
molto grande il ‘successo’ di questo stile in tutto il territorio
italiano,
ma anche fuori dal nostro paese il Romanico ebbe
grande
fortuna. Infatti grazie ai Maestri Comacini (il
nome non è chiaro se sia dovuto alla provenienza da Como o da ‘cum
macine’ per le macchine usate per costruire) che andarono in giro
per l’Europa per innalzare chiese portando il nuovo stile in ogni
paese del
Continente.
E
in Francia, all’inizio
del’300,
il
romanico subirà in una trasformazione, diventando
stile Gotico. Nuovi fermenti religiosi, desiderio di luce in paesi
che non godono di un clima ottimale e bisogno di maggiori pendenze
per non far accumulare acqua e neve… il nuovo stile conquisterà il
nord dell’Europa dando poi
vita al Gotico Fiorito o
Fiammante.
In
Italia, unico esempio, il Duomo di Milano, ma anche lui molto
‘italianizzato’.
Il Romanico fu di ispirazione
anche per gli artisti del Rinascimento e persino del ‘900.