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venerdì 20 novembre 2020

Minale-Tattersfield, una storia di grandi successi nel mondo della grafica e della comunicazione

Minale-Tattersfield

La parola ‘arte’ viene da arto, cioè mano. Infatti l’arte è frutto del lavoro della mano, soprattutto nelle arti figurative. Altrettanto ‘artigianato’. Naturalmente se la mano è guidata dalla fantasia e dall’estro artistico. Arte e artigianato, inoltre, spesso sono legate. Sia per valore artistico sia per autori. Da sempre artisti hanno elaborato, creato, opere artigianali, e spesso artigiani sono stati giudicati veri artisti. E questo in tutti i tempi.

Non avendo opere pittoriche greche ne studiamo la pittura vasale che è guidata dall’estro, ricca di veri capolavori e spesso realizzati da famosi pittori del tempo. Facendo un salto di molti secoli possiamo ammirare, nel ritratto di Enrico IV di Holbein il giovane, lo splendido gioiello indossato dal sovrano e disegnato dallo stesso pittore, Leonardo disegnava e creava carri e costumi per feste, Toulouse-Lautrec realzzò manifesti pubblicitari ritenuti capolavori artistici. Le Courbousier, l’architetto che ha cambiato l’idea stessa di architettura, ha disegnato una famosa poltrona, e un ebanista, Maggiolino, è famoso e ricordato ancora per i suoi ‘mobili’, come anche Boulle… Picasso per anni ha foargiato e decorato oggetti di ceramica. De Pero, fantastico artista del Futurismo ha creato la bottiglietta dell’Aperol, ancora in uso. All’inizio del ‘900 fu fondata la Baahus, famosa scuola di ‘design’ e oggi diamo agli oggetti d’uso comune ma ‘artistici’, il nome di ‘design’ e ‘designer’ chi li ha ideati e disegnati.

Spero con queste poche righe di aver spiegato il forte nesso, legame, tra arte e artigianato. E Marcello Minale è stato appunto un designer tra i più famosi e premiati al mondo.

Minale nacque a Tripoli nel 1938 in una famiglia della buona borghesia. I suoi due fratelli seguirono percorsi di studi regolari, creandosi carriere di alto livello divenendo nel proprio campo personaggi di rilievo. Marcello fu il “ribelle” della famiglia scegliendo una carriera certamente anomala legata alla sua attitudine artistica,

Iniziò la sua ‘carriera’ a Roma vincendo un premio per la più bella vetrina della città, si trasferì poi a Helsinki dove frequentò la Scuola di Disegno Industriale, andò poi lavorare nello studio del famoso architetto Taucker e infine lavorò quale direttore artistico alla Mackkincinti Uiherjuuri.

Si trasferì infine a Londra e venne assunto alla Young&Rubicam dove incontrò Brian Tattersfield con il quale, tempo dopo, nel 1963, fondò la  Minale-Tattersfield, che diverrà uno degli studi pubblicitari più premiati al mondo, aiutato certamente da una visione del suo lavoro nuova, ma anche dal suo carattere vivace ed estroverso, che sapeva creare empatia con i probabili ‘clienti’, entrando in un giro di amici-clienti ad alto livello. Il successo della Minale Tatterfield inizia con Harrods.

Alla Minale-Tattersfield si rivolgeranno la Kodak, British Airoports Autority, Harrods, Eurostar, le Olimpiadi di Sidney, Toyota, Nivea, Ferrero, Illy, Armanisolo per citarne alcuni.

Le sue opere denotano fantasia, un estro indiscusso, ed al contempo un’immediatezza suggestiva. Una pioggia di premi da tutto il mondo, più di 300, gratificherà il lavoro della Minale-Tattersfield. Nel 1983 fu dedicata una Mostra alle opere della Minale/ Tattersfield per la creatività del lavoro, nel Padiglione di Arte Contemporanea a Milano.

Nel 1985 Tatterrfield si ritirerà, ma Marcello Minale continuerà il lavoro divenendo anche membro di varie istituzioni. Scrive vari libri, dei quali alcuni per bambini. Nel 1983 finanziò la rivista Bluesprint, di architettura e design.

Sue opere sono state esposte in Musei come il MOMA di New York.

Marcello Minale fu anche un campione di canottaggio, premiato nel 1956 al Campionato Internazionale.

Morirà nel 2000 a Montaroux, in Francia, ucciso in una lite, da un allievo della squadra di canottaggio che allenava.