Nel mondo delle arti figurative, fino a qualche decennio fa si facevano solo i nomi di Artemisia Gentileschi e Rosalba Carriera, tra l'altro artista che creò l'uso del pastello. Ma da un po' di tempo le cose sono un po' cambiate anche se ancora ricorrono più o meno sempre gli stessi nomi. In realtà le artiste che hanno operato in tutta Europa già dal Medioevo ci sono e sono molte. Purtroppo si studiano poco anche perché del loro lavoro, non venendo molto documentato, resta spesso poco, addirittura a volte attribuito al padre o al marito se gli premorivano, erano infatti, quasi sempre, ragazze figlie d'arte, le uniche che potessero avere una formazione artistica. Anche Lavinia Teerlinc era figlia d'arte, veniva infatti da una nota famiglia di miniaturisti. Nata a Bruges, in Belgio, fra il 1510/20 morì a Londra nel 1576. Iniziò la sua carriera lavorando con il padre, poi sposò un inglese e si trasferì in Inghilterra dove perfezionò i suoi studi con Nicholas Hilliard, famoso miniaturista ed orafo. Il suo lavorò fu notato, tanto da essere invitata a corte da Enrico VIII. Lavorò anche per i suoi figli: Edoardo VIII, Maria I ed Elisabetta I. Assunta come dama di corte delle regine, come era l'usanza del tempo, riceveva uno stipendio superiore a quello del suo predecessore Hans Holbein il Giovane. Anche quando andò "in pensione" continuò a ricevere denaro e doni dalla corte, a dimostrazione della stima e ammirazione conquistatesi con il proprio lavoro. Lavinia ritrasse le regine e le dame di corte. La ritrattistica è l'opera più richiesta in Inghilterra, al tempo non interessata ad opere religiose o mitologiche. Restano quindi ritratti anche in miniatura delle due regine e pare fosse anche opera sua il disegno per il sigillo reale della regina Maria, utilizzato però da Elisabetta I. Molte delle sue opere non sono conosciute o a lei attribuite perché non le firmava e soprattutto perché frutto di committenza privata, quindi non di pubblico dominio. Anche se la sua fu una carriera quasi 'maschile' perché retribuita a lei personalmente, cosa che non sempre avveniva, è ancora non molto e del tutto nota. Le molte opere giunte a noi, soprattutto ritratti, non sempre sono certe nell'attribuzione perché il suo lavoro è poco studiato.