Visualizzazioni totali

mercoledì 8 febbraio 2017

Lavinia Teerlinc alla corte di Londra


Lavinia Teerlinc, nata Bruges (Belgio) 1510/20-1576. Figlia di Simon Bening o Benninc, veniva da una famiglia di famosi miniaturisti. Prima figlia di cinque femmine, il padre vide forse in lei il maschio che non aveva e la iniziò all'arte della miniatura. Così Lavinia lavorò col padre. Nel 1545, con il marito inglese George Teerlinc, si trasferì in Inghilterra a Blankenberge dove fu anche allieva di un famoso orafo e miniaturista: Nicholas Hilliard e certamente dovette farsi un nome se fu invitata da Enrico VIII quale pittrice di corte a sostituire Hans Holbein il Giovane venuto a mancare. Si trasferì, quindi a Londra con il marito, e andò a lavorare alla corte di Edoardo VI quale pittrice di corte, dove venne pagata con uno 'stipendio' superiore a quello percepito a suo tempo da Holbein il Giovane, anch'egli pittore di corte. Lavorò quindi sotto Edoardo VI, Maria I ed Elisabetta I, i tre figli di Enrico VI, succedutisi sul trono inglese. Delle due regine fu anche dama di corte, come era usanza per le pittrici assunte dalle corti. Quale ritrattista e miniaturista, ritrasse gran parte delle gentildonne e gentiluomini del tempo. La Teerlinc rimase in Inghilterra sino alla morte, e tutta la vita ricevè il pagamento reale e ricchi doni.
 Bisogna dire che in Inghilterra era il ritratto l'argomento pittorico di maggior interesse e che al tempo né la pittura religiosa né quella mitologica interessava molto la committenza della Gran Bretagna.
Naturalmente restano miniature e ritratti delle due regine da lei eseguiti. Fu inoltre suo, pare, il disegno del primo sigillo che Elisabetta usò, che però era stato disegnato e fatto per la regina Maria. Molte delle sue opere non sono conosciute o a lei attribuite perché non le firmava e soprattutto perché frutto di committenza privata e non erano quindi di pubblico dominio. Anche se la sua fu una carriera quasi 'maschile' perché retribuita a lei personalmente, cosa che non sempre avveniva, è ancora non del tutto nota. Le molte opere giunte a noi, soprattutto ritratti, non sempre sono certe nell'attribuzione perché ancora il suo lavoro è poco studiato.
                                                   Maresa Sottile

Nessun commento:

Posta un commento