Jacopo Robusti, il famoso pittore noto come il Tintoretto, nasceva 500 anni fa, nel 1518, a Venezia e deve il suo soprannome al fatto che il padre fosse un tintore di sete, forse di origine toscana. La sua attitudine artistica fu molto precoce, tanto che a soli 21 anni era già un pittore autonomo, cioè lavorava in proprio e non era in bottega da altri, ma della sua giovinezza e formazione artistica si sa poco.
Pare fosse stato a bottega dal famoso pittore Tiziano, ma in merito vi sono notizie contrastanti. Fu comunque un artista influenzato dalle esperienze dei grandi del Rinascimento, dal lavoro dei suoi conterranei Giorgione e Tiziano, ma trovando una cifra propria e divenendo uno dei maggiori artisti del suo tempo. Le sue opere quasi sempre religiose, dipinse però anche molti ritratti, hanno infatti peculiarità proprie che lo distinguono, rendendolo un artista unico. Le sue composizioni sono complesse, molto movimentate, piene di diagonali, quasi violente con un uso particolare della luce. La luce è una delle cose che caratterizza la pittura veneziana, che nasce e si sviluppa in una città d'acqua dai mille riflessi e tutti gli artisti veneziani ne sono stati sedotti e ispirati, ognuno a suo modo, dimostrando grande sensibilità per questo elemento.
Si dice che Tintoretto costruisse dei teatrini con figure di cera e li illuminasse con candele per studiare gli effetti della luce. E sembra non sia stato l'unico ad usare questo genere di espediente, anche Caravaggio, un secolo dopo, si sa che facesse lo stesso. Tra i suoi capolavori nel quale si può notare quanto detto vi è 'Il ritrovamento del corpo di San Marco, oggi alla Pinacoteca di Brera a Milano.
Le sue opere della maturità sono spesso caratterizzate da contorni luminosi delle figure.
Altra cosa molto interessante della sua storia artistica e privata è la presenza della sua adorata figlia Marietta, della quale dovette cogliere le grandi capacità. Infatti Marietta fu sua collaboratrice importantissima. Sin da ragazzina Tintoretto la vestiva da maschio e la portava con sé sui ponteggi, affidandole parte del lavoro, cosa per quei tempi assolutamente particolare perché la presenza delle donne nell'arte era già cosa rara, seppure esisteva, ma su un punteggio era quasi impensabile, anche se pure questo accadeva talvolta. Marietta era molto brava e Tintoretto chiaramente ne era cosciente.
Marietta però morì giovanissima di parto.
Marietta però morì giovanissima di parto.
Si era sposata con un gioielliere con il patto di non lasciare il padre e la sua morte colpì in modo terribile il pittore che non si riprese più da questa perdita, morendo anche lui quattro anni dopo. Interessante di questa vicenda è che, restaurando dipinti dell'artista, si sono trovate opere contrassegnate con una M, segno indiscusso della firma di Marietta, che viene ora annoverata tra le artiste del tempo e non solo aiutante del famoso pittore.
Venezia, naturalmente, festeggerà questo anniversario con una grande Mostra internazionale, con opere reperite da tutti i musei del mondo, che si inaugurerà il 7 settembre con due poli espositivi: Palazzo Ducale e le Gallerie dell'Accademia. La mostra nel 2019 si trasferirà a Washington.
Venezia, naturalmente, festeggerà questo anniversario con una grande Mostra internazionale, con opere reperite da tutti i musei del mondo, che si inaugurerà il 7 settembre con due poli espositivi: Palazzo Ducale e le Gallerie dell'Accademia. La mostra nel 2019 si trasferirà a Washington.
Maresa Sottile
Articolo pubblicato sul mensile ALBATROS giugno 2018
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