Nella Storia dell'Arte delle donne vi sono moltissime storie affascinanti e particolari. Una delle più 'strane' è di certo quella di Rosa Bonheur. Strana perché è riuscita a superare tutte le 'barriere' sociali moralistiche del suo tempo.
L'800 è stato un secolo fortemente bigotto nel quale le donne hanno perso ancor più autonomia. Gli esiti della Rivoluzione Francese, nella quale esse furono al fianco degli uomini, fu molto deludente per loro. Basti dire che alle donne fu negato anche il diritto alla cittadinanza. La discreta libertà raggiunta nel '700, svanì del tutto. Una donna che volesse 'intraprendere' una carriera lavorativa ne era totalmente impossibilitata. Figurarsi fare la 'pittrice' o la 'scultrice'. Eppure, nonostante fosse loro negato anche l'accesso alle Accademie d'Arte, le donne artiste in questo secolo sono cresciute in modo esponenziale.
Gli uomini, quelli che trovavano immorale che una donna avesse qualsiasi tipo di possibilità artistica e lavorativa, aprirono Accademie private dove ammettevano a pagamento le donne! O le accoglievano come allieve private.
Ma le donne non si fecero intimidire e continuarono per la loro strada nonostante difficoltà, discriminazioni, riuscendo a portare avanti le proprie aspirazioni. Negli Stati Uniti, ad un certo punto l'accettazione maschile arrivò prima, nacque la 'donna nuova', ma in Europa sicuramente le donne faticarono di più. Molte ebbero anche un certo successo nonostante tutto, il punto è che poi sono state escluse dalla memoria. Fortunatamente nuovi studi da alcuni decenni hanno riportato alla ribalta artiste donne degne davvero di nota.
Tra queste spicca la storia di Rosa Bonheur (1822/1898), artista figlia d'arte e donna fuori da ogni schema del tempo. Rosa portava i pantaloni. Sì perché frequentava i mercati di bestiame ed i macelli! Così ogni sei mesi le rinnovavano il permesso di indossarli. Infatti dipingeva bestiame con grande forza ed in tele enormi, al di fuori dai temi pittorici soprattutto femminili, e con dimensioni desuete anche per gli uomini. Inoltre Rosa visse per quasi tutta la vita con una compagna, una ragazza conosciuta quando aveva solo quattordici anni. E quando questa morì poi incontrò un'altra nota pittrice, l'americana Anna E. Klumpke, con la quale visse fino alla propria morte, lasciandola erede universale, oltre ad autorizzarla a scrivere la sua biografia. La cosa più particolare è che pur essendo noto il suo modo vi essere e di vivere, non ci fu scandalo attorno a lei. E la cosa sembra incredibile. Nonostante tutto Rosa fu famosa, anche fuori dalla Francia, persino negli Stati Uniti, tanto che Pecos Bill durante una sua tournee volle conoscerla, e fu insignita della Legion d'Onore. Ma non illudiamoci troppo, fu un caso fortunato, e, se non unico, piuttosto raro.
Nessun commento:
Posta un commento