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sabato 28 marzo 2020

RAFFAELLO SANZIO


Alla Scuderie del Quirinale a Roma ed ad Urbino due grandi mostre di Raffaello per i 500 anni dalla sua morte, purtroppo ora chiuse per il Covid 19 (Corona Virus).
Il Rinascimento Italiano fu un periodo di grande fervore artistico che segnò, e continua a segnare, la cultura italiana, europea, mondiale. E tutti sappiamo che Leonardo, Michelangelo e Raffaello ne furono e ne sono i massimi esponenti. Raffaello Sanzio era il più giovane dei tre, nato nel 1483, quando Leonardo aveva 23 anni e il Buonarrotti 8, ma fu il primo a morire a soli trentasette anni, nel 1520. Ciononostante aveva già realizzato moltissime opere: veri capolavori.
Nato ad Urbino, figlio di un pittore modesto ma esperto d'arte, nella cui bottega Raffaello ebbe la sua prima formazione, che ereditò giovanissimo alla morte del padre e con la quale si trasferì a Città di Castello. La tradizione, poi, lo fa allievo del Perugino.
Giovanissimo iniziò il proprio percorso mostrando grandi capacità ed originalità artistica che gli diedero presto molta notorietà.
Raffaello ammirava l’opera dei suoi due grandi contemporanei e Michelangelo, col suo caratteraccio, diceva che gli doveva tutto, e lui, che invece pare avesse un buon carattere, lo ammetteva. Naturalmente i tre grandi artisti che operarono più o meno nello stesso tempo, furono assai diversi uno dall’altro. Anche quando Raffaello riprende nei suoi ritratti la posa della Gioconda o la composizione piramidale nelle sue Madonne nulla hanno a che fare col capolavoro leonardesco, crea, invece capolavori ascrivibili solo alla propria arte. 
Raffaello ci ha lasciato capolavori eccelsi: le sue Madonne, le Stanze Vaticane, i ritratti nei quali per la prima volta vi è lo studio psicologico del personaggio. In così poco spazio è difficile, anzi impossibile, parlare delle innumerevoli opere che ci ha lasciato. Delle sue splendide dolci Madonne immerse in paesaggi luminosi, dei suoi magnifici ritratti introspettivi, delle sue splendide composizioni come quelle delle Stanze Vaticane: La Scuola di Atene (Stanza della Segnatura), una delle più belle e complesse rappresentazioni fatte in pittura, con la sua architettura che sfonda lo spazio, l'ariosa composizione semicircolare, i ritratti dei grandi contemporanei e del passato. Un’opera che racconta e rappresenta splendidamente il Rinascimento.
Raffaello partecipò anche a progetti architettonici da San Pietro alle Logge che portano il suo nome e che decorò anche, alla progettazione di palazzi signorili. La leggenda dice che inventò il balcone.
Morì, quasi in un’aura di santità, il 6 aprile 1520, nella sua stanza l’ultima opera: La Trasfigurazione. Fu pianto da tutti - dal Papa al popolo - come fosse un essere divino.

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