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Donne nell'arte
Che le donne non abbiano attitudini artistiche e che nei secoli non abbiano lasciato tracce è un falso storico con cui per secoli, ed ancora oggi, è stata nutrita la mente dei più. La realtà è ben altra e gli uomini hanno sempre cercato di farne scomparire le tracce.
In realtà tra le donne, proprio come tra gli uomini, ci sono sempre state quelle con vocazioni artistiche per la letteratura, la musica, le arti figurative.
La donna, sesso debole (!) è stata sin dai primordi relegata in ruoli ed attività stabilite dai 'maschi', impedite anche dalla maternità, sopraffatte da un mondo al maschile che ha stabilito a proprio vantaggio ruoli, usi e costumi. Forse molti oggi non sanno che ancora nella prima metà del Novecento una donna avvocato faceva sorridere, una donna medico al più poteva essere pediatra, una donna 'per bene' che voleva o doveva lavorare poteva per lo più fare l'insegnante o l'impiegata. Non parliamo di potere.
Le cose sono certamente molto cambiate e le donne ormai fanno di tutto, anche con risultati ottimi a volte migliori di quelli maschili, anche se come ben sappiamo quelle al potere in qualsiasi campo sono in minoranza. Comunque le cose sono cambiate grazie a vari fattori. Non è questo il luogo per fare una disamina sociologica, culturale, anche politica della storia della donna nei secoli e nel mondo, né voglio fare la storia del femminismo e delle conquiste fatte dalle donne. Voglio solo testimoniare il lavoro ed il valore delle donne nei secoli nell'arte figurativa, sin dall'antichità. Sono ancora in pochi quelli a conoscenza della storia delle donne nell'arte, perché ancora adesso se ne parla poco e si parla soprattutto del periodo più recente. Il discorso è lungo, quindi non può essere svolto bene in un unico articolo. Sarà quindi un argomento svolto a puntate. Chi vorrà saperne di più dovrà ritornare su questo blog.
Maresa Sottile
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